Programma per la Trasparenza e l'Integrità

 

Nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni la figura del Responsabile della prevenzione e della corruzione, soggetto incaricato dalla legge di proporre il piano per la prevenzione e di monitorarne l’applicazione, è individuata tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio ed il provvedimento di nomina è di competenza dell’organo diindirizzo politico.

La Giunta regionale pertanto con sua deliberazione n. 91 del 25 gennaio 2013, ha nominato quale responsabile della prevenzione e della corruzione il segretario regionale, dott. Luigi Malfa.

La circolare n. 1 del 25 gennaio 2013 della Funzione Pubblica, concernente le istruzioni in merito all’applicazione della legge 6 novembre 2012, n. 190 -“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”-, esplicita che: “la scelta deve ricadere preferibilmente su dirigenti iscritti alla prima fascia del ruolo dell’amministrazione che effettua la nomina. Nelle amministrazioni il cui ordinamento non prevede un’articolazione del ruolo in fasce, la scelta, prioritariamente, deve ricadere su un dirigente appartenente al ruolo, che sia titolare di incarico di ufficio di livello dirigenziale generale, ovvero articolato al suo interno in strutture organizzative dirigenziali di secondo livello”. E ancora: “la norma prevede che la designazione sia compiuta dall’autorità politica.”, “nell’effettuare la scelta occorre tener conto dell’esistenza di situazioni di conflitto di interesse”, inoltre “si ritiene da escludere la possibilità di nomina di più di un responsabile nell'ambito della stessa amministrazione, poiché ciò comporterebbe una frammentazione della funzione ed una diluizione delle responsabilità e non sarebbe funzionale all'elaborazione della proposta di piano, che viene configurato dalla legge come documento unitario e omnicomprensivo”.

Per quanto attiene all’applicazione della legge 190/2012 alle istituzioni scolastiche, il MIUR è in attesa di un’interpretazione autentica sollecitata alla Funzione Pubblica.

Ciò premesso, su indicazione del Segretario generale e nelle more di un ulteriore approfondimento della posizione dei dirigenti scolastici, si ritiene opportuno procedere centralmente ad una prima rilevazione dell’esposizione degli uffici delle Istituzioni scolastiche al rischio corruzione a ad una prima definizione di interventi organizzativi volti a prevenire tale rischio, “nell’ambito di ciascuna amministrazione il vertice amministrativo (…) dovrà impartire indirizzi ed istruzioni affinché sia assicurato che tutte le unità organizzative (anche le istituzioni scolastiche) forniscano il loro apporto collaborativo al responsabile della prevenzione”.

IL SOVRAINTENDENTE AGLI STUDI

        Giovanna SAMPIETRO

Programma triennale (2013-2015) per la trasparenza e l'integrità delle Strutture della Giunta regionale della Valle d'Aosta